La pirateria che ci vuole bene

Oggi sul Corriere della Sera c’è una brevissima intervista a Carlo Verdone, noto regista-attore italiano specializzato nella monotonia dei personaggi che interpreta e che fa interpretare. Carlo si scaglia contro la pirateria, dicendo che si, gli attori a volte prendono troppo, ma la vera crisi nel cinema italiano la si sente a causa della pirateria. Ormai, spiega, non si scaricano piú i film, ma si guardano in streaming: e a volte il server ti irride dicendo che è troppo affollato. Caro Carlo, come non concordare con te? La pirateria sta uccidendo tutto e tutti. Non sono i film di merda che girate, le solite commedie all’italiana, piena di stereotipi, figa, trombate e parolacce. Non sono i cinepanettoni che vi stanno ammazzando, con le solita storia del cazzo che si sa sempre come va a finire, con i soliti scandalosi attori, con le solite e scandalose battute, con quella regia di merda che avete. Ecco no, ad uccidere il cinema italiano è la pirateria. Ti consiglio di andare al cinema piú spesso, Carlo, perché da come parli mi sembra che tu al cinema non ci vai da molto tempo. Perché si, a vedere il solito ‘Natale a Salcazzi‘ o ‘Bianco Rosso e Minchione‘ non troverai nessuno, ma per film belli, quelli con una storia di fondo, con una buona regia e dei bravi attori, ecco a quei film lí preparati a fare la coda, se ti va bene, o a rimanere fuori perché la sala sarà troppo piena. Prova ad andare a vedere un film di Cameron, di Nolan, della Pixar. Ma anche di Muccino o di Sorrentino. Vedrai che il cinema non è morto, ma anzi, continua a crescere. Fortunatamente ammazzando voi.


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